Le sue origini sono legate alla storia ed agli antichi usi dei Monaci Benedettini e dei Monti Sibillini da cui prende il nome. Questo particolare infuso risale al 1868 quando Girolamo Varnelli inventò un “medicamento antimalarico e antifebbrile” per i pastori che nella transumanza contraevano la malaria. Questo amaro, è ottenuto da un decotto su fuoco a legna di genziana, china ed altre preziose piante officinali. Viene dolcificato esclusivamente con il miele dei Monti Sibillini e poi lungamente decantato e rifinito a tela prima di essere imbottigliato.
Fu premiato a Roma nel 1902 ed a Torino nel 1909, oggi l’Amaro Sibilla, per la sua storicità e per l’immutata qualità di gusto ed ingredienti, è stato riconosciuto da esperti assaggiatori come uno dei migliori amari al mondo.