
Vino Rosso Piceno: il vino più prodotto delle Marche
Il vino dei Piceni
Il Rosso Piceno è un vino dall’antica e nobile tradizione, tanto da essere già famoso al tempo dei romani.
Le cronache degli storici romani Catone e Polibio testimoniano che i Romani potevano già contare su una fiorente viticoltura praticata in questa regione e di notevoli quantitativi di uva importati fino in Gallia.
Ma le origini di questo vino risalgono addirittura al I millennio a.C. dove, una tribù italica chiamata, Picena, proveniente dall’attuale Umbria, si insediò nelle basse Marche, cui diedero il nome.
Nei racconti del poeta latino Polibio, inoltre, veniva citato più volte il “vino dei Piceni” apprezzato dalle truppe di Annibale che in marcia verso Roma, stanche e malandate, si sarebbero fermate nelle Marche “abusando” del vino rosso del posto molto invecchiato.
Ripensando a questi racconti possiamo confermare come il vino, non sia solo un’invenzione dell’uomo moderno ma tutt’altro, ha sempre fatto parte della cultura e delle tradizioni del nostro paese.
Nonostante sia un vino storico solo nel 1968 si ottenne la denominazione di origine controllata Rosso Piceno DOC.
Il vitigno e le zone di produzione
Il Rosso Piceno è il vino DOC delle Marche con l’area di coltivazione più ampia: comprende la Provincia di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno, dalle colline dell’entroterra fino al mare Adriatico.
Dopo aver ottenuto la denominazione Doc abbiamo assistito ad una progressiva crescita sia qualitativa sia di notorietà a livello nazionale dove, nel giro di pochi anni, sono stati conseguiti alcuni riconoscimenti importanti, tra cui l’“Oscar di Pramaggiore”, “5 grappoli” della guida Duemilavini, “3 bicchieri” della guida “Vini d’Italia” ecc.
Il territorio marchigiano, nello specifico quello piceno è stato sempre definito un territorio dalle grandi produzioni di vino che lasciava a desiderare dal punto di vista qualitativo. Negli ultimi 15 anni, invece, abbiamo assistito ad un’inversione di marcia dove, grazie anche ad una drastica riduzione dei volumi produttivi su scala nazionale, ci si sta spostando verso la nuova tendenza votata alla differenziazione e alla ricerca di una qualità sempre maggiore.
Il Rosso Piceno è il vino DOC delle Marche con l’area di coltivazione più ampia: comprende la Provincia di Ancona, Macerata e Ascoli Piceno, dalle colline dell’entroterra fino al mare Adriatico. Sono escluse solo le zone in cui vengono prodotte la DOC Rosso Conero e Conero DOCG. La tipologia Rosso Piceno Superiore, invece, viene prodotta in un’area limitata di 13 comuni tutti all’interno della Provincia di Ascoli Piceno, più vocati alla coltivazione dei vitigni Sangiovese e Montepulciano.
Il Rosso Piceno viene prodotto con percentuali di Sangiovese al 30-50% e con uvaggio Montepulciano intorno al 35-70%. Possono concorrere altri vitigni a bacca rossa ammessi a coltivazione nelle Marche, in misura non superiore al 15%. Nella tipologia Rosso Piceno Sangiovese il vitigno in questione deve essere almeno l’85%.

Proprietà organolettiche e sentori
Il Rosso Piceno nella versione classica si presenta con un colore rosso rubino con evidenti sfumature violacee che tendono ad attenuarsi con il trascorrere dell’affinamento. Al primo impatto è vinoso, mentre il finale è fruttato-floreale, dall’inconfondibile nota di prugna. Asciutto ed armonico, la tannicità non è mai troppo marcata, senza per questo risultare debole di corpo. Il Rosso Piceno Superiore coltivato in un altro territorio presenta sensazioni e gusti più netti. Anche il colore del vino diventa più intenso e i riflessi sono simili al color granato. Il sentore avvertito nella tipologia base è un mix di liquirizia, radice e frutta fresca, mentre il sentore corposo e persistente, colpisce la morbidezza conferita dall’affinamento di 12 mesi, obbligatorio per il Rosso Piceno Superiore (una tipologia di vino si può consumare anche dopo il 5 anno di età).

Abbinamenti per una degustazione di qualità
Come servirlo: Il Rosso Piceno va servito alla temperatura di 15-16°C in calici bordolesi, mentre la tipologia Rosso Piceno Superiore va servito a temperature più elevate (16-18°C) e calici più ampi per apprezzare a pieno le sensazioni ed i profumi di etereo provenienti dall’affinamento.
Abbinamenti: Il Rosso Piceno si abbina molto bene a pasti caldi come minestre e bolliti, oppure da salse leggermente piccanti, a salumi locali, Caciotta di Urbino e cotture in porchetta. La tipologia superiore si accompagna a piatti leggermente più strutturati, ad esempio a base di finocchio forte o di tartufo nero.